Sez.Fotografia - mostra “NAPOLI - I bassi, Spaccanapoli, l’eleganza” di Giovanni Raimondi

LOCALE / Tempo libero
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Fondata dai cumani nell'VIII secolo a.C., fu tra le città più importanti della Magna Grecia e giocò un notevole ruolo commerciale, culturale e religioso nei confronti delle popolazioni italiche circostanti. Dopo il crollo dell'Impero romano, nell'VIII secolo la città formò un ducato autonomo indipendente dall'Impero bizantino; in seguito, dal XIII secolo e per più di cinquecento anni, fu capitale del Regno di Napoli; con la Restaurazione divenne capitale del Regno delle Due Sicilie sotto i Borbone fino all'Unità d'Italia.

Nel 1224 Federico II di Svevia, preferendo come sua residenza Palermo, decise di istituire a Napoli l'Università da cui trarre la classe dirigente dello Stato. Tale scelta fu dovuta, tra le altre cose, a causa della sua posizione geografica, visto che il nuovo Studio avrebbe dovuto essere un centro di richiamo non solo per il Regno di Sicilia, ma anche per il Sacro Romano Impero. L'Università è il più antico istituto europeo del suo genere e fu concepita come scuola indipendente dal potere papale Ancora oggi è tra le più grandi università europee.

Oltre alla “Federico II” Napoli ospita l’Orientale, la più antica università di studi sinologici e orientalistici del continente, e la Nunziatella, una delle più antiche e prestigiose accademie militari del mondo. Luogo d'origine della lingua napoletana, ha rivestito e riveste tuttora un forte peso in numerosi campi del sapere, della cultura e dell'immaginario collettivo.

Protagonista dell'umanesimo e centro illuminista di livello europeo, Napoli è stata a lungo un punto di riferimento globale per la musica classica attraverso la scuola musicale napoletana, dando tra l'altro origine all'opera buffa.

Città dall'imponente tradizione nel campo delle arti figurative, che affonda le proprie radici nell'età classica, ha dato luogo a movimenti architettonici e pittorici originali, quali il rinascimento napoletano e il barocco napoletano, il caravaggismo, la scuola di Posillipo, la scuola di Resina e il liberty napoletano, nonché ad arti minori, ma di rilevanza internazionale, quali la porcellana di Capodimonte e il presepe napoletano.

A Napoli ha avuto origine una forma distintiva di teatro, una canzone di fama mondiale e una peculiare tradizione culinaria che comprende alcune icone  come la pizza napoletana e l'arte dei suoi pizzaioli, dichiarata dall'UNESCO patrimonio immateriale dell'umanità.

Nel visitare Napoli ciò che colpisce sotto il profilo urbanistico, in particolare nel centro storico, è la coesistenza ravvicinata tra le abitazioni popolari (tra cui i bassi e i seminterrati) e le dimore nobiliari ricche di fregi e preziosità architettoniche e decorative.

Il popolo napoletano è stato protagonista di imprese di particolare valore a difesa della loro città.

Un esempio è la lotta con i tenaci Longobardi i quali nell’835 si fecero particolarmente minacciosi  effettuando il solito assedio contando di prendere la città per fame. Vi rinunciarono quando il loro ambasciatore, entrato nell'abitato per intavolare trattative, notò che il nemico disponeva di grossi mucchi di grano (e non si rese conto che gli assediati avevano predisposto grossi mucchi di sabbia ricoperti da un sottile strato di grano!).

Dopo la resa dell’Italia agli Alleati, avvenuta l'8 settembre 1943, Napoli fu teatro di una storica insurrezione popolare nota come le Quattro Giornate (27-30 settembre 1943) che, coronata dal successo, diede impulso alla Resistenza italiana dei partigiani contro i nazifascisti.

Giovanni Raimondi
 

 La mostra, allestita presso il centro commerciale “I GRANAI” a Roma in via Mario Rigamonti, 100, rimarrà aperta almeno fino alla fine di giugno 2024

vedi locandina allegata

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